“Attendiamo fatti concreti ed immediati”
Non perdiamo tempo, è necessario scaricare sul territorio quanto contenuto nel novellato articolo 19 della legge 157/92.
Come abbiamo già avuto occasione di ribadire, la nuova norma trova il nostro favore.
Da tempo immemore chiedevamo operatività e concrete procedure per affrontare, con qualche speranza, questo ormai strutturale problema del controllo delle crescenti popolazioni di fauna selvatica.
Ed allora avanti tutta. Cosa manca?
Occorre, a nostro avviso, che la normativa regionale si armonizzi con le direttive del citato articolato.
Ci riferiamo espressamente all’articolo 37 della legge regionale e sue appendici.
Il legislatore è stato chiaro e vorremmo che, pedissequamente, dette indicazioni venissero trascritte, senza edulcorare la procedura che, ricordiamo, dovrà avere passaggi procedurali ed applicativi più snelli, tempestivi e mirati.
Snelli, perché non abbiamo tempo, tempestivi perché i ritardi causano incremento dei danni; mirati perché le operazioni devono avere concretezza e fattibilità e non essere l’ennesimo volo pindarico, a vantaggio della burocrazia. E non sono questi elementi residuali, ma sostanziali.
Entrando nel merito del provvedimento.
Il “sentito” significa “parere la cui richiesta è obbligatoria ma assolutamente non vincolante”. Espresso richiamo ad Ispra e al suo costante approccio troppo prudenziale e poco risolutivo per le operazioni di controllo.
Evidente, nella nuova formulazione dell’art. 19, che gli unici mezzi da utilizzare e percorribili per la riduzione del numero, sono o l’abbattimento o la cattura.
Da non sottacere anche il numero dei prelievi da effettuare; in passato, questo, poteva essere oggetto di anomale diminuzioni non compensate, tuttavia, dai controlli e contenimenti. Oggi appare evidente che trattasi di un numero che deve essere perseguito, attraverso i citati controlli e contenimenti, con costanza e fermezza e non in maniera velleitaria.
Nell’ottimizzare gli intenti, un ruolo fondamentale lo avranno i cacciatori iscritti agli Atc ed i proprietari o conduttori dei fondi coinvolti nelle operazioni di abbattimento.
La nostra raccomandazione ed auspicio è che non si trovino o si creino ostacoli, siano essi meramente procedurali o pretestuosi per allungare i tempi o per vanificare questo decisivo intendimento del legislatore, chiesto a gran voce dagli agricoltori e non solo.