Si parla molto di transizione energetica, ovvero del passaggio verso un nuovo modo di produrre e utilizzare l’energia. Un passaggio che sembra necessario per poter inseguire la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile, ma anche per poter garantire l’indipendenza energetica al nostro Paese.
Come conosciuto, la transizione energetica è il passaggio da un modello di produzione e utilizzo di energia basato sulle fonti fossili, a un altro che vede l’uso di fonti di energia rinnovabile e pulita, come il fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e biomasse.
Si tratta della trasformazione risolutiva di un sistema di generazione, distribuzione e uso dell’energia e non di una semplice sostituzione delle fonti stesse. La transizione comporta un cambiamento profondo e complesso che coinvolge tutti, nessuno escluso.
In sintesi, transizione energetica è quel processo di trasformazione che prevede di passare all’uso esclusivo delle fonti rinnovabili e punta a obiettivi di neutralità climatica e di emissioni zero di CO2.
Il vantaggio principale legato alla transizione energetica è anche quello di combattere i cambiamenti climatici e mitigare l’aumento del riscaldamento globale. Insomma, l’obiettivo finale è quello di realizzare un modello di produzione, distribuzione e utilizzo dell’energia basato sulla sostenibilità ambientale, sull’efficienza energetica oltre che sulla neutralità climatica.
Altra opportunità quella di essere meno dipendenti da quei paesi produttori di materiali fossili; e non è poca cosa.
Tra gli obiettivi principali della transizione energetica c’è la riduzione del gas serra del 30% oltre che la riduzione dei consumi energetici del 20% unitamente all’incremento dell’efficienza energetica nei vari ambiti.
Per incrementare e facilitare la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile, è opportuno anche agire sulla semplificazione delle procedure e degli iter autorizzativi e attuativi che ne hanno zavorrato l’espansione; ricordiamo che l’Italia è nelle posizioni di retrovia per l’apertura dei nuovi impianti.
Per perseguire gli obiettivi è necessario:
- produrre energie rinnovabili
- un adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture di rete
- un efficientamento energetico (con forte spinta della digitalizzazione)
- lo sviluppo delle comunità energetiche ed adozione di modelli di economia circolare
In Europa, per contenere l’aumento medio delle temperature al di sotto di 2°C, l’UE ha fissato degli obiettivi molto ambiziosi quali il taglio, entro il 2030, delle emissioni di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990. Proprio agli inizi del 2019, l’Europa ha approvato il “Clean energy package” che delinea il quadro regolatorio europeo per l’energia e il clima per il raggiungimento dei nuovi obiettivi e per mettere a terra il percorso di decarbonizzazione entro il 2050. Sulla base del Clean energy package, ogni stato membro ha elaborato la propria proposta di un Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima per il periodo 2021-2030. Il PNIEC è uno strumento fondamentale per la decarbonizzazione e la transizione energetica.
Stando alle previsioni dell’International Energy Agency rispetto al periodo 2022-2024, le energie rinnovabili continueranno a crescere con un incremento annuale tra il 6 e l’8%. L’orizzonte si preannuncia però incerto e anche la domanda di energia si dimostra poco stabile.
Ma questa transizione quanto costa al sistema Italia? Sono investimenti che necessariamente daranno i frutti sperati nel prossimo futuro? Siamo certi e sicuri che questa sia la strada giusta o meglio ce ne potranno essere altre, magari complementari e più certe?
A questi quesiti vorremo, cercheremo, di dare non una risposta ma il nostro modesto contributo per una maggiore e più compiuta comprensione grazie alla preziosa partecipazione dei referenziati ospiti.
L’appuntamento è per il 27 aprile alle ore 12 nella rubrica Nel campo dell’attualità con il convegno dal titolo “Transizione energetica: costi e benefici”. Scarica la LOCANDINA attualita – TRANSIZIONE per scoprire i relatori e guarda la promo dell’evento.