In primo piano

Contratto di appalto agricolo, ancora in discussione la Pdl 701

Nov 2, 2023 | Le nostre proposte, Novità

Un’iniziativa legislativa fortemente voluta dall’Unione Agricoltori di Siena

Ci pregiamo ricordare che è ancora  in discussione alla Camera dei Deputati la proposta di legge n. 701 di iniziativa dei Deputati Caretta e Ciaburro recante: “Disposizioni di semplificazione della disciplina del contratto di appalto in agricoltura”.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla nostra Unione. Come si ricorderà abbiamo dedicato diversi momenti di approfondimento su questo importante provvedimento. E’ figlia di sereni raffronti e buonsenso; troviamo molte similitudini con gli intendimenti della Regione e delle forze politiche.

A seguito di questo dibattito l’Unione ha sollecitato l’interesse anche delle Rappresentanze parlamentari nazionali ed è quindi nata l’iniziativa legislativa sopra indicata che è naturalmente aperta ai contributi di tutti i Gruppi parlamentari che interverranno nella discussione del provvedimento che è stato assegnato alla competenza della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

In sostanza, l’Unione ha fatto presente al mondo politico e sindacale che l’evoluzione della struttura aziendale delle imprese agricole e le nuove opportunità di mercato hanno aperto, ormai da qualche anno, alla possibilità di esternalizzare una o più fasi del processo produttivo.

Il mondo sindacale si è già fatto carico della questione ed infatti l’articolo 30 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti contiene delle disposizioni volte a favorire e nello stesso tempo indirizzare l’attività delle imprese agricole che intendono esternalizzare mediante appalti, anche al fine della tutela dei lavoratori coinvolti. Manca, peraltro, un contesto normativo adeguato in quanto il legislatore nazionale ha prestato attenzione principalmente alle problematiche dei grandi appalti e per settori diversi dall’agricoltura.

Ultimamente la stessa legislazione nazionale si è orientata ad attenuare gli obblighi vigenti nei confronti degli appalti di modesta dimensione economica (non superiori ai 200.000 euro), rendendosi conto che per le imprese di piccole e medie dimensioni il costo burocratico diventava estremamente oneroso.

L’Unione Agricoltori ha, pertanto, ritenuto necessario un intervento legislativo più adatto al settore agricolo che, caratterizzato da diverse specificità, andava supportato da uno strumento normativo adeguato e strutturato proprio per le imprese e i soggetti coinvolti nella gestione dell’appalto in agricoltura. In questo senso la proposta di legge n. 701 della Camera dei Deputati viene incontro alle esigenze evidenziate dall’Unione Agricoltori di Siena.

La proposta di legge, infatti, si rivolge al committente agricolo fornendo la base giuridica del contratto di appalto in agricoltura in cui una impresa singola o associata si assume la responsabilità del compimento di un’opera o di un servizio a favore del committente agricolo stesso e a fronte di un corrispettivo che non speri gli euro 200.000. L’impresa appaltatrice deve essere specializzata in lavorazioni agricole (art. 1) mentre il committente agricolo deve essere un imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile o possedere la qualifica di coltivatore diretto o IAP o società agricola (art. 2).

L’impresa appaltatrice, nel contratto di appalto agricolo, deve possedere anche altri requisiti particolari quali, oltre ovviamente all’iscrizione alla Camera di Commercio, l’adozione del contratto collettivo di categoria, la regolarità contributiva e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 3).

Secondo la proposta di legge, il committente agricolo, verificata la regolarità contributiva dell’impresa appaltatrice, a cui può anche essere richiesta una fideiussione a garanzia delle prestazioni spettanti ai lavoratori, non subisce ulteriori o diversi obblighi o responsabilità concernente l’attività, il personale, la contabilità e la regolarità fiscale dell’impresa appaltatrice (art. 4).

Inoltre, la proposta di legge valorizza i protocolli di intesa tra datori di lavoro e sindacati dei lavoratori per favorire l’attività delle imprese che intendono stipulare, in qualità di committenti agricoli, contratti di appalto agricolo con imprese specializzate in lavorazioni agricole (art. 5).

La norma prevede che detti protocolli possano favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro ed elaborare schemi adeguati di contratti di appalto agricolo. Infine, i contratti di appalto agricolo, qualora sottoscritti anche dalle Organizzazioni datoriali e sindacali, possono derogare alle disposizioni legislative e amministrative in materia di appalto come avviene, nel settore agricolo, per i contratti di affitto. L’Unione segue attentamente l’iter parlamentare del provvedimento e avrà cura di procedere alla puntuale informazione in merito, nell’augurio dell’accoglimento della proposta in questa legislatura.

Monitoriamo costantemente questo percorso affinché la “nostra” proposta di legge possa completare rapidamente l’iter previsto.

Le ultime novità