Dal 14 febbraio 2024 è in vigore il Decreto Agrivoltaico Innovativo che ha come obiettivo primario quello di realizzare oltre 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026 a fronte di un investimento di oltre un miliardo di euro. Il GSE stabilirà il contingente di potenza per ciascuna procedura e ogni quanto indire le procedure di assegnazione. Il primo avviso pubblico di gara sarà comunque entro 30 giorni dall’entrata in esercizio del decreto e poi entro 90 giorni dalla pubblicazione bisognerà dunque avere impianti autorizzati per fare domanda di partecipazione. Con questa misura si riconosce un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete. Ad essere finanziati sono i sistemi agrivoltaici avanzati o di natura sperimentale, che si sostanzializzano in moduli fotovoltaici sollevati da terra, ad un’altezza variabile – sopra i 2 metri per l’agricoltura e sopra i 1.7 m per la pastorizia – che consentano di sfruttare il suolo per la produzione di energia da fonti rinnovabili che altera in minima parte l’ecosistema, senza compromettere la continuità delle attività agro-pastorali. In tale modo si vuole ridurre i costi di approvvigionamento energetico e migliorare le prestazioni climatiche ambientali, facendo sì che le imprese sviluppino una maggiore autonomia energetica.
Almeno il 70% dell’area del sistema agrivoltaico dovrà essere destinato alla coltivazione o all’allevamento, mentre dal punto di vista energetico è necessario garantire una produttività non inferiore al 60% della produttività standard di un normale impianto fotovoltaico.
I soggetti che possono fare domanda sono le imprese agricole che esercitano agricoltura, allevamento e attività connesse in modo prevalente oppure associazioni temporanee di impresa agricole e produttori. Il decreto prevede due distinti contingenti di potenza: un primo di 300 MW destinato al solo comparto agricolo per impianti di potenza fino a 1MW; un secondo da 730 MW per impianti di potenza superiore ad 1 MW aperto invece alle associazioni di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo per impianti di qualsiasi potenza. Le procedure di partecipazione saranno bandite nel periodo 2024/2025, tramite bando con 60 giorni per presentare la domanda di partecipazione; l’esito sarà pubblicato nei successivi novanta giorni.
L’incentivo in conto capitale è garantito in misura pari al 40% rispetto a un valore di spesa massima pari a 1.500 euro/MW per gli impianti sopra 1 MW e 1.700 euro/MW per gli impianti sotto 1 MW sulle spese ammissibili che sono elencate nell’Allegato 3 al decreto. Sarà il GSE a stabilire le modalità di erogazione e rendicontazione del contributo. Per l’ottenimento dell’incentivo a fondo perduto saranno ammissibili solo le spese effettuate tramite bonifico e quietanzate prima dell’entrata in esercizio dell’impianto e comunque non oltre il 30 giugno 2026. L’incentivo in conto produzione è cumulabile con quello in conto capitale. Gli impianti agrivoltaici dovranno essere realizzati entro 18 mesi dall’aggiudicazione, dopo di che sarà applicata una riduzione dello 0,5% del contributo per ogni mese di ritardo.
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