Il SQNPI è uno schema di certificazione che ha come obiettivo quello di valorizzare le produzioni agricole vegetali ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata. Il Sistema Qualità è riconosciuto a livello comunitario (Reg. Ce 1974/2006). La produzione (o agricoltura) integrata è un sistema di produzione volontario che si attua rispettando le norme tecniche previste per ogni tipo di coltura sia per quanto riguarda la difesa dalle avversità, sia per tutte le altre pratiche agronomiche come la fertilizzazione e l’irrigazione. SQNPI è stato concepito dal MASAF per diventare uno strumento competitivo, finalizzato alla valorizzazione e differenziazione dei prodotti sul mercato, ed in particolare rispetto alle richieste della GDO italiana ed europea, ed inoltre permette di accedere alle misure di finanziamento pubblico previste dai PSP regionali (SRA/01) e OCM ortofrutta. Le domande di certificazione devono essere rilasciate ogni anno entro la data di scadenza (prorogata al 31 luglio per quest’anno) attraverso il portale SIAN. Le adesioni possono riguardare aziende di produzione e/o trasformazione, confezionamento, stoccaggio e commercializzazione (per i solo prodotti ortofrutticoli sfusi) in forma singola o associata (OP, Cooperative, Cantine Sociali, Associazioni). l SQNPI prevede:
- la definizione di Linee Guida Nazionali che rappresentano uno strumento di indirizzo volto ad una sempre maggiore armonizzazione delle “Norme Tecniche” regionali, nel rispetto delle peculiarità climatico/ambientali, colturali e fitosanitarie che contraddistinguono le diverse zone agrarie del territorio italiano. Indicano i criteri d’intervento, le soluzioni agronomiche e le strategie da adottare per la difesa delle colture ed il controllo delle infestanti, nell’ottica di un minor impatto verso l’uomo e l’ambiente, consentendo di ottenere produzioni economicamente sostenibili. Al fine di garantire il rispetto delle peculiarità climatico/ambientali, ogni Regione può differenziare le proprie Norme tecniche dalle linee guida, motivando le scelte
- l’adozione dei disciplinari di produzione integrata regionali (approvati dal MIPAAF) e l’implementazione di un rigoroso sistema di rintracciabilità volto a dimostrare che i prodotti certificati provengano da aziende agricole che applicano i succitati disciplinari
Il SQNPI prevede un doppio livello di controllo finalizzato a dimostrare l’applicazione dei disciplinari di produzione integrata regionali in varie fasi di produzione: dalla fase agricola, trasformazione, confezionamento ed identificazione del prodotto finito attraverso il segno distintivo “Qualità sostenibile”. Il sistema dei controlli si sviluppa su due livelli:
- Autocontrollo aziendale che prevede la verifica dei requisiti di conformità da parte degli operatori inseriti nel SQNPI per le attività svolte presso i propri siti produttivi e registrazione delle attività nel Quaderno di Campagna messo a disposizione dal sistema Artea(Es. registrazioni delle operazioni colturali, acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari, fatture acquisto fitofarmaci, concimi, risultati analisi suolo, analisi suolo, esito taratura delle macchine irroratrici, ecc.) Il QdR può essere utilizzato dalle aziende agricole anche per assolvere gli impegni di registrazione previsti da normative cogenti (condizionalità, Piano d’azione nazionale (PAN) e requisiti minimi per l’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari).
- Controllo da parte di OdC appositamente autorizzati dal MIPAAF. Il controllo viene effettuato sul 100% degli operatori aderenti in forma singola mentre nel caso degli operatori associati è prevista la visita iniziale sul un campione corrispondente alla radice quadrata delle aziende associate.
Aderire allo schema SQNPI significa quindi adottare un sistema di produzione amalgamato alle norme tecniche dei disciplinari regionali e alle particolarità fitosanitarie del territorio italiano. Del resto per produzione integrata si intende proprio questo: un sistema di produzione volto a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi (prodotti fitosanitari e fertilizzanti) ma anche il consumo dell’acqua e dell’energia, senza compromettere la qualità del prodotto e nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo.