Pensando a Siena la mente corre verso colei che nei secoli è stata stella polare, certezza e faro nelle tempeste. Ci sembrano paragoni appropriati. Il tempo ha portato in dote la temperanza e consolidato le radici. Insomma, non si smette mai né di crescere né di diffondere buoni semi. Parliamo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con piacere diamo il benvenuto al Presidente Carlo Rossi. Già avevamo avuto modo di manifestare la nostra stima e vicinanza con il riconoscimento del nostro premio Terra di Siena ed ora siamo ben lieti di poter ragionare su Siena, sul territorio e sul prossimo futuro.
Questo intimo connubio con il tessuto sociale, istituzionale e produttivo è davvero ben saldo. Un esempio per tutti?
La mission della Fondazione Mps è ben sintetizzata nella frase che da alcuni anni accompagna tutta la nostra comunicazione, “Per uno sviluppo sostenibile”. Una semplice frase che esprime al meglio il ruolo della Fondazione. L’Ente, infatti, è “luogo di raccordo e collegamento” con il territorio, in grado di promuovere e facilitare relazioni sociali fra soggetti e istituzioni per introdurre progettualità innovative; ed è anche un “motore sociale” che incide nello sviluppo del territorio, adottando un approccio sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale e che ottimizza l’impatto delle risorse erogate. Oggi le fondazioni italiane di origine bancaria si stanno sempre più posizionando come incubatori di innovazione sociale per la comunità e, in questo nuovo contesto, anche la Fondazione Mps sta facendo la propria parte.
Incuriosisce il Vostro quotidiano. Ci dica le molteplici attività che portate avanti.
Le fondazioni operano negli ambiti di intervento previsti dalla normativa vigente. Fondazione Mps ha deciso di focalizzare i propri interventi su tre direttrici o programmi: cultura, identità e turismo; società inclusiva; ricerca e sviluppo territoriale, con l’obiettivo trasversale di favorire la crescita del capitale sociale ed umano, tesa all’innovazione per uno sviluppo sostenibile del territorio. A partire dal 2018, la Fondazione opera nell’ambito di un orizzonte proiettato al 2030, quindi con interventi di medio-lungo periodo, utilizzando un mix di strumenti operativi quali bandi tematici, avvisi, tavoli di coprogettazione, progettualità dirette, partenariati, alleanze locali, che consentono momenti di ascolto dei bisogni e fasi di accompagnamento dei beneficiari. In questi anni le grandi sfide che ci siamo posti ruotano intorno ai temi chiave come l’innovazione sociale e tecnologica, nuove opportunità per i giovani, sostenibilità, attenzione alle fragilità. La nostra attività istituzionale si concentra principalmente nella provincia di Siena, anche se non mancano progetti di sistema a livello regionale con la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana e nazionale attraverso ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.A).
Provincia e città. Difficile fare sintesi. Ma un bellissimo fiore all’occhiello, da innaffiare e custodire. Quali sono i principali progetti in campo?
Nelle nostre progettualità è sempre presente l’approccio che prevede trasversalità, integrazione o ibridazione per massimizzare l’efficacia e l’efficienza delle risorse investite a favore della Comunità. Semplificando al massimo, significa che un progetto nato nell’ambito della cultura può produrre risultati e benefici anche nel sociale o nell’innovazione, mettendo in rete buone idee e attori diversi. Per citare solo alcuni dei nostri progetti, ricordo quelli storici come l’Accademia Chigiana e Fondazione TLS; i bandi e gli avvisi dedicati all’arte e alla cultura (Let’s Art, Reset) al welfare (Habitus, Campi Solari, Mobilità sociale), il welfare culturale (il Community Hub).Sul fronte dell’innovazione troviamo l’intelligenza artificiale applicata alle scienze della vita con Fondazione SAIHub, il trasferimento tecnologico e formazione nel settore agro-alimentare con Fondazione Siena Food Lab. Un posto centrale è occupato dai progetti che coinvolgono le nuove generazioni: a partire dai più piccoli con sCOOLFOOD, programma di educazione civica; IKIGAI per l’occupabilità e la formazione qualificata; le attività svolte con Generazione T per facilitare il dialogo tra il mondo giovanile e quello delle amministrazioni locali, la promozione delle politiche di genere.
Immaginiamoci fra qualche anno, cosa immagina per Siena?
In un contesto internazionale di grande incertezza e preoccupazione con impatti significativi anche a livello nazionale e locale non è semplice fare delle previsioni. Preferisco, piuttosto, condividere un auspicio e provare a gettare le basi affinché diventi realtà. I giovani sono i grandi assenti nella stragrande maggioranza delle scelte politiche. Il nostro operato va in controtendenza: desideriamo sempre più coinvolgere le nuove generazioni, facendo leva su ascolto dei bisogni, partecipazione, formazione. Un esempio è l’iniziativa del Consiglio dei Giovani, uno spazio dedicato alle idee e al coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze under 30, in collaborazione con Generazione T, gli atenei senesi e l’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Siena.È opportuno che tutti gli attori dell’ecosistema senese lavorino assieme affinché il tessuto economico possa generare un’occupazione qualificata. Fondazione Mps sta investendo da anni in IKIGAI, una piattaforma dinamica di accelerazione imprenditoriale e professionale. Per restare, invece, in ambito agricolo sta crescendo il nostro impegno nel promuovere attraverso la Fondazione Siena Food Lab, di cui anche Confagricoltura fa parte, per diffondere l’innovazione presso le aziende agricole del territorio, favorendo occupazione qualificata e adozione di tecnologie nel settore agroalimentare.
Fondazione Mps è anche attenta al mondo dell’agricoltura. Ci può parlare della Fondazione Siena Food Lab?
La Fondazione Siena Food Lab è stata creata dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e dal Santa Chiara Lab dell’Università di Siena nel 2023. L’obiettivo principale è il supporto allo sviluppo del settore agroalimentare senese, attraverso la diffusione in azienda dell’innovazione tecnologica e organizzativa, la creazione di opportunità d’impiego per le nuove generazioni e la formazione. Le sue attività si focalizzano sui temi dell’agricoltura di precisione, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica e la tracciabilità dei processi interni e dell’origine delle produzioni. Ricordo che è una fondazione di partecipazione aperta al contributo di tutti e mi piace considerarla un’innovazione istituzionale, ma anche una sperimentazione. Infatti, il modello che stiamo attuando si basa sul superare gli ostacoli all’innovazione che spesso incontrano le aziende, facendo leva proprio sul fattore “giovani”. Per questo mettiamo in contatto studenti e studentesse con le aziende agricole del territorio attraverso tirocini retribuiti, che in alcuni casi, si trasformano in impiego, con reciproca soddisfazione delle parti. Per riassumere, formazione e innovazione sono la nostra ricetta per disegnare il futuro del territorio e della comunità.
Davvero lieti del tempo dedicatoci.
Il Direttore,
Gianluca Cavicchioli