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Fine graduale dello Scambio sul Posto: cosa cambia per i produttori di energia rinnovabile

Nov 29, 2024 | Novità

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 199/2021, l’Italia accelera il percorso verso un futuro energetico più sostenibile, rivedendo i meccanismi di incentivazione legati all’autoproduzione di energia rinnovabile. Tra questi, lo Scambio sul Posto (SSP), introdotto per favorire l’autoconsumo e la compensazione tra energia prodotta e prelevata dalla rete, sarà gradualmente eliminato per alcune categorie di operatori.

Cosa Cambia per i Titolari di Contratti SSP?
A partire dal 1° gennaio 2025, gli impianti con contratti SSP attivi da oltre 15 anni (circa 67.000 su oltre un milione di convenzioni) non potranno rinnovare la convenzione, come stabilito dalla delibera ARERA n. 457/2024. In alternativa, sarà applicato automaticamente il meccanismo del Ritiro Dedicato (RID) gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

Come Funziona il Ritiro Dedicato (RID)?
Il RID prevede la vendita dell’energia immessa in rete al GSE, che remunera i produttori con una tariffa stabilita dal mercato. Tuttavia, a differenza dello SSP, questo sistema non compensa direttamente il costo dell’energia prelevata, incentivando quindi i produttori a rivedere le proprie strategie di consumo per massimizzare l’autoconsumo istantaneo.

Prossimi Passaggi per i Produttori
Scadenze Importanti: I contratti SSP in scadenza saranno validi fino al 31 dicembre 2024. Gli operatori dovranno comunicare eventuali nuove scelte entro il 10 dicembre 2024, altrimenti verrà attivato automaticamente un contratto RID.
Liquidazione delle Eccedenze: Il GSE provvederà a liquidare eventuali eccedenze maturate entro la scadenza del contratto, ma non oltre il 30 giugno 2025, qualora siano disponibili tutti i dati necessari.

Cosa Aspettarsi in Futuro
Per gli impianti non coinvolti nella prima fase di applicazione, il meccanismo SSP rimarrà attivo, almeno temporaneamente. Ulteriori sviluppi, inclusi dettagli sulle nuove modalità di gestione, saranno definiti da ARERA con provvedimenti successivi.
Il passaggio al RID rappresenta una sfida per molti produttori, ma anche un’opportunità per ripensare l’uso dell’energia e accelerare l’adozione di modelli più sostenibili e innovativi, come quello delle comunità energetiche rinnovabili (CER).

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