La Blue Tongue, o “Febbre catarrale degli ovini”, è una malattia virale trasmessa da insetti vettori appartenenti al genere Culicoides spp. Questa patologia colpisce principalmente pecore e altri ruminanti domestici e selvatici, causando gravi danni economici e sanitari nel settore zootecnico.
EZIOLOGIA E TRASMISSIONE
Il virus responsabile della Blue Tongue appartiene alla famiglia Reoviridae, genere Orbivirus. Esistono 24 sierotipi del virus (1- 24), e la loro distribuzione varia a seconda della regione geografica.
La trasmissione avviene principalmente attraverso i morsi di Culicoides spp., piccoli insetti ematofagi (simili a moscerini) attivi dal crepuscolo all’alba.
Tutti i ruminanti domestici e selvatici possono infettarsi con il virus della Blue Tongue.
SINTOMATOLOGIA
I sintomi della Blue Tongue possono variare in base alla specie colpita e alla virulenza del ceppo virale.
Le pecore sono gli animali più sensibili, mentre bovini e caprini possono fungere da serbatoio del virus senza manifestare sintomi evidenti. Nei casi più gravi, i segni clinici includono: febbre alta, edema facciale e delle orecchie, congestione e cianosi della lingua (da cui il nome “Blue Tongue”), lesioni ulcerative nella bocca e nelle mucose, difficoltà respiratorie e scialorrea, zoppia e infiammazione coronarica, debolezza, aborto, mortalità variabile.
Se gli animali manifestano questi sintomi occorre contattare subito il veterinario dell’Azienda USL.
DIAGNOSI
La diagnosi di Blue Tongue si basa su:
• Osservazione clinica dei sintomi tipici;
• Test di laboratorio, tra cui PCR e isolamento virale;
• Sierologia, per individuare la presenza di anticorpi specifici.
PREVENZIONE E CONTROLLO
La strategia di controllo della Blue Tongue si basa su:
1. Vaccinazione: esistono vaccini specifici per alcuni sierotipi del virus, ma devono essere scelti in base alla situazione epidemiologica locale.
2. Controllo dei vettori: ridurre la popolazione di Culicoides spp. mediante l’uso di insetticidi (di prodotti insetto-repellenti), gestione degli ambienti umidi e protezione degli animali nelle ore più a rischio (le ore notturne).
3. Movimentazione controllata: limitare il trasporto di animali da zone infette a zone indenni.
IMPATTO ECONOMICO E SANITARIO
La Blue Tongue rappresenta un serio problema per l’industria ovina, causando perdite economiche dovute a mortalità, riduzione della produttività e restrizioni commerciali per il movimento degli animali e dei prodotti derivati.
SCENARIO NAZIONALE
Negli ultimi anni, l’Italia ha registrato diverse incursioni di del virus Blue Tongue (BTV 1, 2, 3, 4, 8), a causa della sua posizione geografica favorevole all’introduzione di sierotipi provenienti dal Nord Africa.
Nel 2018 è stato rilevato in Sardegna il sierotipo BTV 3, simile a quello isolato in Tunisia, mentre nel 2024 si sono verificati focolai in Lombardia, Sardegna e Liguria, con casi legati al sierotipo BTV 8, soprattutto in Sardegna. Per contrastare la diffusione del virus, è attivo un Piano Nazionale di sorveglianza e controllo, che monitora la circolazione virale e lo stato sanitario degli animali. La prevenzione si basa su sorveglianza e monitoraggio, poiché la vaccinazione è sierotipo-specifica e non copre tutti i sierotipi. La Blue Tongue resta una sfida per la sanità animale italiana, richiedendo continui sforzi di controllo e prevenzione.
SCENARIO REGIONALE
In Toscana sono stati segnalati 98 focolai di Blue Tongue (BTV), di cui 83 confermati (dati aggiornati al 7 gennaio 2025). La Regione ha fornito un aggiornamento sulla situazione:
• BTV 8 è ormai endemica, consentendo la libera movimentazione degli animali.
• BTV 3 ha portato l’ASL a imporre restrizioni alla movimentazione entro un raggio di 20 km, con zone di restrizione specifiche, in seguito a focolai rilevati nella provincia di Grosseto.
Interventi e vaccinazioni
Le misure di prevenzione comprendono vaccinazione facoltativa, test PCR, disinfestazione e protezione delle strutture.
Il vaccino contro BTV 3 è disponibile in dosi singole o doppie, senza richiamo annuale, ma non è combinabile con altri sierotipi ed è somministrato da solo.
I vaccini contro BTV 4 e BTV 8 richiedono richiami annuali e, in alcuni casi, due dosi iniziali; sono tra loro combinabili.
Anche se alcuni vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, spesso si raccomanda di somministrarli in momenti distinti per ridurre il rischio di reazioni avverse e garantire una risposta immunitaria ottimale. Per questo motivo, non si prevedono vaccini combinati in determinati casi.
Inoltre, è raccomandata la somministrazione del vaccino entro 10 ore dall’apertura e una conservazione in frigorifero tra 2°C e 8°C.
Attualmente è disponibile in commercio il vaccino per BTV 8, mentre la Regione sta lavorando per rendere accessibile anche quello per BTV 3. Data la natura non obbligatoria della campagna vaccinale, si consiglia la prenotazione, poiché la disponibilità potrebbe essere limitata.
Controllo e sorveglianza
Per monitorare e contrastare la diffusione della malattia, la Regione Toscana ha adottato diverse misure, tra cui un Piano di sorveglianza sierologica in collaborazione con gli allevatori. Questi ultimi possono ricevere contributi economici mettendo a disposizione capi “sentinella” e presentando domanda tramite il sistema ARTEA, seguendo i bandi regionali.
Inoltre, la legge regionale n. 25/2003 prevede aiuti economici per le aziende colpite.
Infine, la Regione sottolinea l’importanza di una collaborazione con Comuni e Consorzi di bonifica per attivare trattamenti larvicidi, al fine di prevenire la diffusione dell’insetto vettore della malattia.
NOVITÀ SCIENTIFICHE
• Progetto Blue-Med: si sono concluse le attività del progetto europeo Blue-Med, volto a contrastare la diffusione della Blue Tongue nel Mediterraneo. Il progetto ha fornito risultati significativi, migliorando la comprensione della malattia e sviluppando strategie di controllo più efficaci.
• Ricerca su sintomi e terapie: sono stati condotti studi approfonditi per identificare i sintomi distintivi della Blue Tongue e valutare le possibili terapie. Queste ricerche mirano a perfezionare la diagnosi precoce e ad aumentare l’efficacia dei trattamenti disponibili.
• Impatto dei cambiamenti climatici: studi recenti hanno evidenziato come il cambiamento climatico influisca sulla diffusione della Blue Tongue, determinando un aumento della frequenza e dell’intensità dei focolai. Questa consapevolezza ha spinto verso un rafforzamento delle misure di gestione ambientale e prevenzione.
NUOVE REGOLE PER LA MOVIMENTAZIONE E VACCINI
Il Ministero della Salute ha pubblicato l’elenco dei territori stagionalmente liberi per il 2024-2025, facilitando la movimentazione di capi non vaccinati dalle zone di restrizione verso quelle indenni o con diverso sierotipo di Blue Tongue. Gli spostamenti sono consentiti rispettando il Regolamento (UE) 2020/689, che prevede permanenza in aree libere e test sierologici o PCR negativi. L’elenco delle province stagionalmente libere si basa su criteri epidemiologici e climatici verificati negli ultimi cinque anni.
Confagricoltura Toscana sta collaborando con le autorità per mitigare le restrizioni e supportare gli allevatori, ottenendo un tavolo di discussione istituzionale. La situazione epidemiologica è in evoluzione, con la diffusione dei sierotipi BTV 8 e BTV 3 in Centro Italia. In Toscana, solo la provincia di Arezzo rientra attualmente nei parametri per la stagionalità libera.
Il Ministero della Salute sottolinea l’importanza della vaccinazione per proteggere gli animali e mantenere il commercio attivo. A tale riguardo vi sono Regioni che finanziano i piani vaccinali, in altre invece, sono gli stessi allevatori ad acquistare i vaccini. Tutto questo rende disomogeneo il territorio sia per profilassi vaccinale sia per il sostegno economico rivolto agli allevatori. È dunque importante sollecitare un intervento delle amministrazioni locali per uniformare le misure.
Le soluzioni perseguibili da valutare:
• Sostegno economico per le perdite di capi (attualmente assente);
• Piano vaccinale regionale con vaccini BTV 3 e BTV 8 a carico del Servizio Sanitario Regionale;
• Maggior coordinamento tra Regioni per uniformare le norme di movimentazione.
Si sta avviando un’indagine tra gli allevatori per stimare la richiesta di vaccini, in modo da incentivare la produzione e negoziare il rimborso dei costi con il Ministero. Confagricoltura Toscana ha chiesto di permettere la movimentazione dei bovini da vita con protocolli di disinfezione e profilassi anziché test PCR, considerati onerosi.
CONCLUSIONI
Il controllo della Blue Tongue richiede un approccio integrato tra allevatori, veterinari e autorità sanitarie per limitare la diffusione e ridurre l’impatto sulla zootecnia.