Confagricoltura Toscana e EPS: “Ambiente, sostenibilità e realtà dei territori al centro delle nuove regole”
Firenze, 27 giugno 2025 – Occorre voltare pagina. È questo il messaggio emerso con forza dall’incontro promosso da Confagricoltura Toscana ed Ente Produttori Selvaggina (EPS) alla Fattoria di Maiano, a Fiesole, con la partecipazione di tecnici faunistici, imprese agricole e aziende venatorie.
Durante il confronto, il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, ha lanciato un appello chiaro:
“L’ambiente è cambiato, la normativa no. Serve un nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, capace di guardare al futuro e di adattarsi alle trasformazioni del territorio, con regole puntuali, flessibili e concretamente applicabili.”
Secondo Neri, la gestione ambientale deve tornare al centro dell’attività degli istituti faunistici, con una pianificazione improntata alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio.
Verso un nuovo equilibrio tra pubblico e privato
Tra i temi affrontati: la necessità di un equilibrio gestionale tra istituti pubblici e privati, l’adeguamento delle normative alla realtà attuale, e l’apertura verso nuove prospettive a livello europeo. In particolare, è stata sottolineata la crescente attenzione internazionale verso la caccia sostenibile, a fronte della riduzione dei cacciatori italiani.
“Siamo davanti a cambiamenti profondi – ha spiegato Neri –: dal cambiamento climatico alla diffusione incontrollata di specie nocive, dalla progressiva scomparsa della selvaggina nobile all’aumento incontrollato di ungulati. Questi fattori impongono un cambio di passo. Serve una gestione moderna, che superi le logiche del passato e valorizzi le aziende venatorie toscane anche come opportunità di sviluppo e promozione del territorio.”
Regole certe, tempi chiari
Il presidente ha inoltre rivolto un appello al mondo politico e tecnico, chiedendo tempi certi per l’approvazione del nuovo Piano Faunistico Venatorio, aggiornamento delle regole, e pari dignità tra pubblico e privato nella gestione del patrimonio faunistico e ambientale.
“Aspettiamo da troppo tempo – ha concluso – un nuovo piano che possa supportare concretamente chi ogni giorno lavora per tutelare biodiversità, habitat e equilibrio ecologico. Non possiamo più restare bloccati da norme superate e inadeguate.”
EPS: “Aziende faunistiche parte attiva nella gestione”
All’incontro è intervenuto anche Marco Franolic, direttore generale di EPS, che ha sottolineato l’importanza delle aziende faunistiche nel sistema territoriale:
“Attendiamo con fiducia le modifiche alla legge 157 sulla gestione venatoria. Le aziende faunistiche rappresentano uno strumento fondamentale per l’irradiazione della fauna e la tutela del territorio. È il momento di riconoscerne pienamente il ruolo all’interno di una visione gestionale moderna ed efficace.”