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Apriamo le porte del nostro salottino e diamo il benvenuto ad Albiera Antinori

Feb 13, 2023 | Apertis Verbis, Novità

Un piacere ed occasione unica per soddisfare le nostre curiosità.

Vorrei partire da quel 1986: “tanti corsi per imparare marketing, comunicazione, enologia e viticoltura, ma non bastava, ed allora un sacco di formazione sul campo”. Preziosa testimonianza per chi crede in sé stesso?
La formazione sul campo è molto importante nel nostro mondo agricolo, ma funziona meglio se supportata da approfondimenti più accademici. Non basta saper fare il miglior prodotto, bisogna anche sapere a chi, dove e come venderlo.

Nulla e niente è facile. La curiosità e la determinazione aprono molte strade e fanno ‘saltare’ molti ostacoli che sembravano insormontabili. Condivide?
La curiosità è la spinta che fa scoprire altri modi di fare le cose, e altri mondi distanti. C’è sempre qualcuno che sa fare le cose in maniera migliore, quindi è importante prendere esempio e ci si arriva solo con la curiosità. La determinazione farà fare il salto finale.

A proposito di cavalli: una passione che permane? Non uno sport ma una disciplina. Così veniva declinata in passato. Forza e delicatezza. Ci dica?
Cani, cavalli e natura sono e hanno sempre fatto parte della mia vita. L’equitazione è basata sulla disciplina, il tema si può forse riassumere in quale è il grado di delicatezza che si riesce a raggiungere per poter far esprimere al meglio, nel rispetto della salute animale e delle regole, la forza di un animale che lavora con te.

La Sua giornata tipo?
Non ho una giornata tipo a dire la verità, le mie attività sono piuttosto eterogenee e spesso sono in viaggio per presentare i nostri vini. La mia ‘base’ è in Cantina in Chianti Classico, cuore centrale della nostra attività.

Cosa non può fare a meno? Cosa non può tollerare?
Non posso fare a meno di un buon bicchiere di vino rosso e non riesco a tollerare l’arroganza.

 La Sua famiglia ha profonde radici toscane e foglie ovunque. Avanti tutta, con convinzione e passione senza dimenticare i cari valori familiari? Giusta lettura?
Assolutamente, chi si ferma è perduto! Da sempre ci è stato insegnato che quel che ci sarebbe stato consegnato dalla generazione precedente andava accudito, ma soprattutto migliorato, in modo da poterla passare a quella successiva in miglior forma.

 Te Duce Proficio“. Un rispondente biglietto da visita.
La prossima sfida? In tempi così complicati e di costante mutazione, la sfida è l’interpretazione dei segnali e la rapidità di reazione. Tanti obiettivi, dal continuo miglioramento qualitativo dei nostri prodotti, al perfezionamento degli aspetti distributivi passando per la cura delle terre a noi affidate e alla responsabilità verso i nostri collaboratori, vero motore della azienda.

 Sangiovese, mon amour!
Il Sangiovese per noi Toscani rimane la varietà principe, con tutte le sue sfaccettature da interpretare in ogni suo territorio di elezione. L’equilibrio tra eleganza e potenza lo rendono speciale.

Ed il Tignanello?
Per la nostra famiglia ed azienda il Tignanello è stato il vino che negli anni ‘70 ha segnato un punto di svolta, dando dimostrazione che le terre del Chianti Classico potevano dare grandi vini, espressione forte del territorio in cui erano nati, ma capaci di essere compresi ed apprezzati anche nel resto del mondo.

In Chianti Classico, l’archetipo della cattedrale ipogea. Un tributo al legame indissolubile con il territorio?
Quando nel 2005 iniziammo il cantiere della nuova cantina, avevamo in mente, al di là della imprescindibile efficienza operativa della struttura, di poter costruire un qualcosa che fosse bello ma da scoprire e che arricchisse la collina vista di fronte.

Il coraggio e intuizione, tradizione ed innovazione, fanno parte di un’economia circolare premiante. Approva?
La tradizione senza innovazione può essere un freno. Troppa innovazione può snaturare una lunga tradizione. L’equilibrio e la responsabilità sono forse le parole giuste. Per trovare la formula giusta serve coraggio e molta intuizione.

Uno sguardo all’Europa. Le nostre aziende, le nostre produzioni, possono dormire sonni tranquilli?

Sonni tranquilli mai, ci sono forti venti proibizionisti che soffiano dal Nord Europa. Ma penso che saremo capaci di far valere l’importanza delle nostre produzioni, anche impegnandoci di più nella spiegazione della origine dei prodotti e della differenza tra consumo moderato ed abuso”.

Dobbiamo parlare di meno ed agire di più? Possibile che la colpa od il demerito sia sempre degli altri? Questo approccio non ha mai portato a nulla, è sempre stato un freno allo sviluppo. Combattere la burocrazia, grande male italiano, dovrebbe essere il nostro obiettivo, anche per rimuovere la scusa che è sempre colpa altrui.

Ovvio che per poter investire serve programmare. Il nostro paese gode di poca stabilità politica. I governi durano poco. Fra le tante criticità questa crediamo abbia un peso specifico non di poco conto. Ne conviene?
In 76 anni abbiamo avuto 68 governi diversi, direi che nonostante tutto siamo arrivati fin qua. La vera domanda è, dove saremmo se ci fosse stata più stabilità?.

Prima di congedarci: un momento lavorativo che ricorda con piacere ed un’occasione persa?
Dopo sette anni di lavori (2005-2012) ho sempre nel cuore l’inaugurazione della nostra Cantina del Chianti Classico, una grande emozione dopo tanto lavoro e tante preoccupazioni. Le occasioni perse sono perse quindi van rimosse, van tenuti solo i ricordi del percorso fatto per non commettere gli stessi errori (ammesso che siano errori).

L’ultima domanda la spendiamo sull’Unione Agricoltori. Chi siamo?
Una grande e storica organizzazione che protegge, aiuta e stimola gli agricoltori, che hanno sempre più bisogno di essere rappresentati in un panorama decisionale europeo.

Davvero lieti di aver condiviso questi preziosi momenti.

La salutiamo con un cordiale saluto e l’augurio di poterci risentire presto.

Il Direttore
Gianluca Cavicchioli

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