Un luminoso curriculum. Occasione da non farsi sfuggire per conoscere e capire meglio le dinamiche quotidiane. Così diamo il benvenuto al Professor Rainer Masera.
Vorrei partire dalla nostra economia. Abbiamo una bassa produttività, trend consolidato da molti anni ormai. Solo interventi di sostegno e non strutturali. Così saremmo sempre perdenti.
Il Next Generation EU e il PNRR soprattutto in Italia sono stati correttamente improntati all’esigenza di supportare la domanda, a seguito della crisi pandemica. Sono stati appunto interventi di sostegno, non strutturali. Il passaggio a questo approccio non è facile, ma è necessario. Le transizioni energetica, climatica e digitale offrono grandi opportunità per i buoni investimenti in tecnologie, innovazione, capitale umano e infrastrutture. In Italia occorre anche intervenire nei settori chiave della concorrenza, della pubblica amministrazione, della sanità e della giustizia.
Le riforme, senza disponibilità economiche, sono solo buoni propositi. Servirebbe anche coraggio e chiara visione. Insomma solo buon debito.
Le riforme richiedono ampie disponibilità economiche e finanziarie, e il debito pubblico italiano è troppo elevato per errori compiuti nel passato. Ma gli investimenti in buone infrastrutture, con elevato tasso interno di ritorno, si trasformano in crescita della produzione e della produttività. Il “buon debito” va separato e distinto dal dilatarsi delle spese correnti e del debito improduttivo. Nell’UE gli investimenti in buone infrastrutture previsti dagli organismi internazionali sarebbero la metà di quelli richiesti. Colmare questo gap, soprattutto in Italia, consente di porre solide basi alla crescita solidale e inclusiva.
L’EU. Le politiche monetarie vanno nella giusta direzione?
Le politiche monetarie della Banca Centrale Europea non sono esenti da critiche. L’espansione della base monetaria, a seguito della crisi finanziaria e del debito sovrano in Europa, è stata eccessiva. I tassi di interesse negativi hanno creato distorsioni e contribuito ad alimentare l’inflazione. Negli ultimi due anni il brusco aumento dei tassi di interesse fino ai massimi della storia della BCE rischia di essere controproducente e rende difficile il necessario processo di “normalizzazione monetaria”. Nelle condizioni attuali occorre seguire la strada indicata dal Governatore Panetta e dal Membro del Comitato Esecutivo della BCE Cipollone di allentamento dei tassi guida.
Il nostro sistema bancario gode di buona salute?
Il sistema bancario italiano è attualmente in buona salute per l’azione svolta dalle stesse banche, per la guida illuminata delle autorità del Single Supervisory Mechanism della BCE, a lungo presieduto dal dott. Andrea Enria. La trasformazione digitale, i cambiamenti tecnologici e la creazione dell’euro digitale rappresentano opportunità, ma richiedono grande attenzione nell’implementazione per i rischi che inevitabilmente comportano.
Le banche locali, un tempo fortuna e sviluppo del territorio, fanno parte del passato od è solo questione di una buona gestione?
Le banche locali costituiscono una componente essenziale dei processi di radicamento territoriale. L’insediamento stabile e profondo della società e dell’economia poggia – in una relazione reciproca di cause ed effetti oggi in forte evoluzione – sulle banche, sul credito, sui depositi e sulla moneta. Le banche del territorio, che hanno nell’Institutional Protection Scheme (IPS) il principale meccanismo di presidio istituzionale in Europa, sono spesso oggetto di analisi basate su un’errata saggezza convenzionale, in base alla quale solo le medio-grandi imprese possono essere concorrenziali e solo le banche grandi e medie sono in grado di sostenere la competitività. Esiste ampia evidenza empirica ed econometrica, non solo in Italia, che mette in dubbio questi assiomi e, in particolare, la tesi di una debolezza intrinseca delle banche locali per l’esistenza di significative economie di scala e di scopo. È semmai vero che gli standard di Basilea hanno privilegiato le grandi banche operanti sui mercati finanziari. Qui faccio solo riferimento a un recentissimo corpo di evidenza rappresentato dai dati di reddito operativo lordo, di profitti aggregati prima delle tasse e delle allocazioni ai rischi bancari generali e ai dati complessivi di bilancio delle 353 casse di risparmio e delle 698 banche cooperative, operanti in Germania, relativi al 2023. I dati confermano che le banche in questione hanno risultati analoghi o migliori di molte banche di più ampie dimensioni.
Grazie Professore della disponibilità; un concreto aiuto a capire molte e complicate dinamiche che ci accompagnano quotidianamente.
Il Direttore,
Gianluca Cavicchioli