Caponi: “Un primo, piccolo passo per attuare la transizione verde localmente con un impatto positivo a livello globale”
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sbarcano al Food&Science Festival 2023 con l’intervento di Anna Caponi, Borsista di ricerca presso l’Università degli Studi di Siena e collaboratrice di Confagricoltura Siena.
“Con il termine CER – spiega Caponi – si intende un nuovo modello partecipativo che aggrega privati cittadini, enti pubblici, associazioni, attività commerciali, PMI, per la produzione, condivisione e consumo di energia da fonti rinnovabili. Il loro obiettivo è quello di generare localmente benefici ambientali, sociali ed economici, contribuendo ad attuare la transizione energetica sul territorio, passando da un sistema centralizzato ad uno decentralizzato con maggiore autonomia. Affinché le CER possano rappresentare un’opportunità concreta è necessario da un lato sensibilizzare la collettività sull’importanza di tali tematiche e dall’altro creare una rete capillare di conoscenze e competenze condivise per una contaminazione di idee e approcci seguiti nei progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili sparsi sul territorio”.
Le CER si fanno dunque promotrici di un nuovo modello di produzione e consumo partecipativo di energie rinnovabili che mette al centro i consumatori, trasformandoli in protagonisti della transizione ecologica. Reti capaci di creare valore tanto a livello locale quanto a livello globale, grazie alla riduzione di emissioni derivante dal progressivo abbandono delle fonti fossili.
“Le CER rafforzano il legame con il territorio e tra gli individui – aggiunge – partendo dall’intenzione congiunta di portare benefici di varia natura all’interno del quotidiano, con il fine ultimo di riappropriarsi dell’energia in modo sostenibile e collaborativo. Inoltre possono dare il loro contributo per sviluppare una cultura partecipativa, un consumo consapevole, una conoscenza energetica condivisa e diffusa sul territorio. Le Comunità Energetiche Rinnovabili non sono la soluzione a tutti i problemi, e come tutte le cose presentano limiti ed ostacoli, ma rappresentano un primo, piccolo passo per attuare la transizione verde localmente con un impatto positivo a livello globale”.